da ERM
ENTERPRISE RISK MANAGEMENT
a SERM
SUSTAINABILITY ENTERPRISE RISK MANAGEMENT

Lo sviluppo del business aziendale
si sta evolvendo da una gestione ERM (Enterprise Risk Management)
ad un gestione SERM (Sustainibility Enterprise Risk Management)

La transizione da una gestione ERM (Enterprise Risk Management) a una gestione SERM (Sustainability Enterprise Risk Management) riflette il crescente riconoscimento dell’importanza della sostenibilità nel panorama aziendale e della necessità di integrare la gestione dei rischi con obiettivi sostenibili a lungo termine. Di seguito sono forniti alcuni punti chiave riguardo a questa evoluzione:

• Allargamento del Focus: Con il passaggio da ERM a SERM, c’è un allargamento del focus aziendale da rischi tradizionali come quelli finanziari e operativi a rischi più ampi legati a questioni ambientali, sociali e di governance (ESG). Le aziende considerano ora le implicazioni ESG nei rischi e nelle opportunità aziendali.

• Risposta alle Aspettative degli Stakeholder: Gli stakeholder, inclusi investitori, consumatori, e la società in generale, stanno diventando sempre più attenti alle pratiche sostenibili. Le aziende stanno rispondendo ad aspettative crescenti incorporando obiettivi di sostenibilità nella gestione dei rischi per dimostrare impegno verso questioni ambientali e sociali.

• Integrazione della Sostenibilità nei Processi Decisionali: Nella gestione SERM, la sostenibilità è integrata nei processi decisionali chiave dell’azienda. Ciò può includere valutazioni di impatto ambientale, analisi dei rischi sociali e valutazioni della governance etica nei processi decisionali strategici.

• Miglioramento della Trasparenza e del Reporting: SERM spinge le aziende a migliorare la trasparenza e il reporting in merito alle questioni sostenibili. La comunicazione chiara delle azioni intraprese e dei progressi verso obiettivi sostenibili può migliorare la reputazione aziendale e la fiducia degli stakeholder.

• Mitigazione del Rischio di Reputazione: La gestione della sostenibilità come parte della gestione dei rischi è fondamentale per mitigare il rischio di reputazione. Le aziende che non adottano pratiche sostenibili potrebbero essere soggette a critiche e sanzioni, con impatti significativi sulla percezione pubblica.

• Innovazione Sostenibile: La SERM può anche stimolare l’innovazione sostenibile. Le aziende stanno cercando nuove modalità di operare in modo più sostenibile, creando opportunità di business e rispondendo alle crescenti esigenze del mercato.

• Adesione alle Linee Guida Internazionali e Standard ESG: Le aziende stanno sempre più aderendo a linee guida internazionali e standard ESG riconosciuti, come il Global Reporting Initiative (GRI) o i Principi per gli Investimenti Responsabili delle Nazioni Unite (UNPRI) O ultimamente gli Standard di Rendicontazione Europei ESRS (European Sustainability Reporting Standards) per migliorare la coerenza e la comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità.

La transizione da ERM a SERM riflette una consapevolezza crescente che la sostenibilità non è solo un aspetto etico, ma anche una componente chiave della gestione dei rischi e dell’efficienza aziendale a lungo termine.

ESG (ENVIRONMENTAL, SOCIAL,GOVERNANCE)
IL MEGATREND

La loro natura travolgente fa si che incidano sull’economia globale
ridisegnando il panorama finanziario nel suo complesso

I Megatrend possono procedere a velocità diverse, ma sono inesorabili, detti anche Macro-trend o tendenze secolari, sono trasversali e coinvolgono la quasi totalità delle nazioni della terra.

Hanno la capacità di ridefinire le priorità di un sistema sociale con tali trasformazioni che non sono semplici mutamenti di breve durata, ma cambiamenti radicali e irreversibili tali da essere considerati come le cause dei cambiamenti strutturali dell’economia globale.

L’ESG, tematiche Ambientali, Sociali e di Governance, influisce su diverse dimensioni della società, dell’economia e degli investimenti, spingendo gli imprenditori a integrare sempre più la sostenibilità nelle loro decisioni e strategie.

La valutazione ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) delle imprese è un processo che mira a valutare le prestazioni di un’azienda in termini di sostenibilità e responsabilità sociale. Le considerazioni ESG sono diventate sempre più importanti per gli investitori, gli azionisti e altri stakeholder che desiderano comprendere meglio l’impatto complessivo delle aziende sul pianeta, sulle persone e sulla governance aziendale.

• Ambientale (E): Include le pratiche aziendali relative alla gestione ambientale, alla riduzione delle emissioni di gas serra, alla gestione dei rifiuti, all’uso sostenibile delle risorse naturali, alle politiche di energia rinnovabile e alla trasparenza ambientale.

• Sociale (S): Riguarda il modo in cui un’azienda gestisce le relazioni con i suoi dipendenti, le comunità locali, i clienti e altre parti interessate. Include questioni come la diversità e l’inclusione, i diritti umani, le condizioni di lavoro, la sicurezza e la responsabilità sociale nei confronti della comunità.

• Governance (G): Riguarda la struttura e le pratiche di governance aziendale. Include la composizione del consiglio di amministrazione, la remunerazione dei dirigenti, la trasparenza finanziaria, l’etica aziendale, la gestione dei conflitti di interesse e altri aspetti legati alla governance.

Le aziende stesse stanno sempre più integrando considerazioni ESG nella loro strategia aziendale, riconoscendo il valore a lungo termine della sostenibilità e della responsabilità sociale.

Gli investitori finanziari utilizzano le valutazioni ESG per prendere decisioni informate sulle aziende in cui investire, tenendo conto dei rischi e delle opportunità legati alla sostenibilità.

ESG – CREARE VALORE PER LE IMPRESE

L’83% dei millennials e il 77% delle donne
crede che gli ESG saranno sempre più importanti.
Sono il 65% più propensi dei Boomers a considerare i fattori ESG.

Un grande vantaggio per le imprese sostenibili e responsabili è il fatto che vengono considerate più forti, resilienti e redditizie perché hanno meno probabilità di essere soggette ad azioni di responsabilità, multe o azioni legali ed hanno il potenziale economico e finanziario per fare meglio di quelle con profili strutturali più deboli che si presume affronteranno peggio gli avvenimenti negativi.
Su questa differenza di approccio riguardo gli eventi negativi tra le due tipologie di imprese, è statisticamente rilevato che la probabilità di default è nettamente molto più bassa in imprese che utilizzano fattori ESG in quanto in termini di performance aziendale attuale e futura, la gestione redditizia economica e finanziaria è in continuo miglioramento.

La nuova CSRD  (CORPORATE SUSTAINABILITY REPORTING DIRECTIVE)

ll 5 gennaio 2023 è entrata in vigore la nuova Direttiva CSRD che modernizza e rafforza le norme relative alle informazioni sociali e ambientali che le aziende devono fornire. La direttiva dovrà essere recepita dalle normative nazionali entro il 6 luglio 2024, ed essere adottati gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) introducendo l’impatto della Doppia Materialità (Outside- in e Inside-out) è stato ampliato ulteriormente il numero di società soggette agli obblighi di rendicontazione di  sostenibilità, secondo una roadmap temporale ben definita.

Le nuove regole garantiranno che gli investitori e le altre parti interessate abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per valutare l’impatto delle aziende sulle persone e sull’ambiente e che gli investitori possano valutare i rischi e le opportunità finanziari derivanti dai cambiamenti climatici e da altre questioni di sostenibilità. Infine, si ridurranno i costi di rendicontazione per le imprese nel medio-lungo termine armonizzando le informazioni da fornire. Le prime aziende dovranno applicare le nuove regole per la prima volta nell’anno finanziario 2024, per i report pubblicati nel 2025.

La Nuova CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence) o Supply Chain ACT (Catena del valore)

Come integrare i diritti umani e preoccupazioni ambientali nelle catene del valore

 Le aziende possono svolgere un ruolo chiave nella costruzione di un’economia e di una società sostenibili ed allo stesso tempo, le loro catene di valore globali possono comportare rischi per i diritti umani e l’ambiente. Un numero crescente delle imprese dell’UE ha intrapreso iniziative per implementare processi di due diligence, spesso utilizzando quelli già esistenti standard internazionali volontari sulla condotta aziendale responsabile.

La Corporate Sustainability Due Diligence Directive richiede alle aziende europee di valutare e ridurre gli effetti della catena di approvvigionamento. Il fine della direttiva CSDD è favorire la sostenibilità ambientale e sociale in ogni categoria di approvvigionamento.


Si stima che le imprese obbligate a presentare la Dichiarazione non finanziaria o DNF passeranno da 5.000 a 40.000. Le imprese arriveranno tutte gradatamente a produrre il report di sostenibilità ma hanno bisogno di iniziare adesso a pensarci perché in molti casi il cambiamento modifica la mentalità operativa delle stesse imprese e questo richiede tempo e dedizione.

Una Valutazione di Misurazione ESG diventa indispensabile per tutte le aziende che non vogliano farsi trovare impreparate ad una richiesta del mercato economico e finanziario che sta sempre più orientandosi verso la sostenibilità

EBA European Bank Authority

L’EBA (European Bank Authority) ha invitato le banche ad erogare Finanza sostenibile alle imprese valutandone la potenziale inclusione dei rischi ambientali, sociali e di governance nella gestione aziendale economico-finanziaria sia nell’esercizio ordinario che in ottica prospettica forward-looking.

Finanza sostenibile significa mitigare i tassi bancari ed utilizzare i nuovi molteplici strumenti di finanziamento che consentono importanti agevolazioni finanziarie

ESG Sostenibilità Ambientale Sociale e Governance

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